CARUGHESE NOV.09

Ho letto alcuni articoli del nuovo num. de Il Carughese......
Carugo news è di perte , Il Carughese no, da voce a tutti i cittadini,peccato che oltre a dar voce ai cittadini gli permette anche di pubbicare i loro articoli........

In merito a quanto scritto sul Carughese dalla signora Rachele Cappellini, vorrei precisare ancora una volta che il Gruppo Vivere Carugo non era assolutamente interessato ad intraprendere discussioni morali e religiose riguardanti il Ramadan e la religione musulmana. Non era affatto questo lo scopo del nostro intervento.
Il nostro intento era quello di denunciare l'atteggiamento illegale dell'attuale Amministrazione che fa diventare idonea o non idonea una struttura comunale (per di più gestita da privati) un mese si e un mese no, a secondo delle proprie preferenze e delle proprie esigenze.

Admin ha scritto:In merito a quanto scritto sul Carughese dalla signora Rachele Cappellini, vorrei precisare ancora una volta che il Gruppo Vivere Carugo non era assolutamente interessato ad intraprendere discussioni morali e religiose riguardanti il Ramadan e la religione musulmana. Non era affatto questo lo scopo del nostro intervento.
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Era proprio l'articolo che secondo me avrebbero dovuto "censurare" perchè la signora Rachele,a mio parere,ha le idee molto ma molto confuse,forse fa parte di qualche Cantone Svizzero... il problema è che neanche lei è riuscita a capire ed a far capire cosa intendeva...passando da un argomento all'altro (pagelle sulla giunta etc.)con una filosofia "mistica"e boh....inconcepibile... però siamo in democrazia.....

il giorno in cui lorsignori decideranno di fare diventare "non idonea" qualche struttura pubblica per quelli che semplicemente si chiamano "rachele", magari gli riuscirà più facile capire che c'è qualcosa che non torna!!

Caro Prof. sarò breve. Perchè non entri nella redazione del Carughese?
Penso che chiunque ne possa far parte, ma forse la gente stà troppo comoda nel salotto di casa per pensare di fare qualcosa a favore di altri. Non ho mai neanche capito perchè la vecchia redazione se ne è andata in blocco, forse l'esperienza accumulata poteva far comodo. Magari grazie al tuo input qualcuno risponderà

Caro Dany, non sarò breve (ma ormai lo sai...).
Ti rispondo a titolo personale, ma credo di poter interpretare (almeno in parte) anche il pensiero di chi con me per 10 anni si è occupato del Carughese...

Come saprai, la Redazione del Carughese non è certo composta da "professionisti", ma da "volontari" che decidono di mettere un po' del proprio tempo (tanto o poco, dipende dalla disponibilità di ciascuno) e delle proprie capacità a disposizione di tutti.
E' quindi ovvio che tale possibilità sia offerta a tutti, tanto che, oltre ai 5 o 6 componenti "fissi", ricordo anche molte riunioni di Redazione con più di una decina di partecipanti (spesso fino ben oltre la mezzanotte). E d'altra parte, pur potendo contare su un ottimo gruppo di partenza, abbiamo sempre incentivato alla partecipazione diretta (soprattutto i giovani), con buoni risultati direi.
Va da sè, però, che, essendo il Carughese un periodico edito dall'Amministrazione Comunale (di cui a tutti gli effetti ne è l'informatore ufficiale), è necessario che si instauri un certo feeling e ci sia una certa concordanza di vedute tra i redattori e gli Amministratori. Questo non significa assolutamente che l'informazione che ne deriva debba essere "di parte", ma semplicemente che i risultati migliori si ottengono remando nella stessa direzione. Cosa succederebbe in un giornale in cui la Redazione non è in sitonia con il direttore responsabile (cioè, il Sindaco) che teoricamente ha l'ultima parola quando si tratta di decidere cosa pubblicare e cosa no? Semplice, la Redazione (volontaria e non pagata) saluta e se ne va...
Per questo motivo è consuetudine che la Redazione "decada" in corrispondenza delle elezioni amministrative e venga nuovamente costituita subito dopo. Ed è questo il motivo per cui la vecchia Redazione si è fatta da parte.

Ti aggiungo anche alcune considerazioni più personali.

Come ho già scritto altre volte, una settimana dopo le elezioni, il Sindaco mi ha convocato in Comune per "sondare" la mia disponibilità a continuare ad occuparmi del Carughese. In quell'occasione mi disse che aveva già "un certo numero di persone" pronte a prendere in mano la Redazione, anche se non mi fece nessun nome e, soprattutto, nessuna di quelle persone era presente all'incontro (strano... mi convoca per farmi parlare con loro e, guarda caso, non ce n'è nemmeno una...).
Io diedi comunque al Sindaco la mia disponibilità a collaborare per il primo mese, in modo da "spiegare" ai nuovi redattori le tempistiche, le modalità e i criteri con cui solitamente veniva assemblato il giornale ed eventualmente dare qualche utile consiglio (per un doveroso e progressivo passaggio di consegne). Mi fu risposto che sarei stato contattato nei giorni successivi... sto ancora aspettando quella telefonata. Tu come lo interpreti questo comportamento? Evidentemente non hanno bisogno.

Inoltre, se, come penso, hai seguito la campagna elettorale, non possono esserti sfuggiti i numerosi attacchi (giustificati o meno, decidilo tu) all'operato della vecchia Amministrazione in tema di informazione. Si è parlato di mancanza di comunicazione, di "mezze verità" e altre simili amenità... Ora, mi sembra piuttosto incoerente che, dopo aver preteso di dare lezioni di comuicatività, non si riesca a fare di meglio che andare dal responsabile della tanto criticata informazione comunale a chiedere se è disponibile a continuare nel suo "lavoro". Io, per coerenza, mi faccio da parte e lascio spazio alla "svolta". Su più di 2700 elettori, ci sarà qualcuno in grado di farsi carico di questa responsabilità... Giudicheranno poi i carughesi.

Attenzione. Questo non significa che non mi interessino le sorti del Carughese, tutt'altro... se non fossi preoccupato della sua qualità, non ci avrei dedicato per 10 anni tutti i miei lunedì sera e i miei sabato mattina (più svariate notti e numerosi weekend passati a scrivere, impaginare e correggere).
Non mi incavolerei come una bestia quando leggo articoli pieni di "orrori" di ortografia (come capita spesso ultimamente), segno evidente della superficialità con cui viene svolto il lavoro.
Non sarei così fortemente contrario alla nuova impostazione bimestrale che si vorrebbe dare al Carughese contro la quale mi sono sempre battuto anche in passato, quando anche all'interno della vecchia Amministrazione era stata ventilata tale ipotesi.

Ma è anche giusto lasciare spazio agli altri e alle loro iniziative e vedere cosa succede... perchè se no, come dici tu, la gente continuerà a starsene seduta in poltrona.
E io, e con me tutta la vecchia Redazione, di tempo in piedi ne abbiamo già passato molto.

Beh non preoccuparti della lunghezza della risposta perchè è stata precisa ed esauriente. Mi piacerebbe solo sentire la replica del nostro sindaco per chiudere il cerchio, ma dato che non credo ci sarà dico solo cosa mi piacerebbe.
Forse è fantasia ma se penso al Carughese penso al giornale di Carugo e non all'informatore comunale. Un giornale dove si parla del paese e dei suoi cittadini. Ovviamente ci deve essere una parte da dedicare all'amministrazione comunale, alla maggioranza e alla minoranza ma il resto, oserei dire la maggior parte dedicato a quello che succede per il paese e ai suoi cittadini (ho provato a leggere gli articoli con le interviste ai carughesi per fare un esempio)
Non vedo quindi perchè il giornale debba, per forza, essere legato all'amministrazione. Potrebbe essere gestito da esterni in modo da garantire sempre trasparenza e soprattutto continuità. Dici che è consuetudine che la redazione decada ma è stato triste vedere il "black out" in prossimità delle elezionioni.
Vedremo cosa ci riserveranno le prossime novità.

Rispondo a Dany: Ma perchè non scrivi al Carughese e glielo chiedi direttamente al Sindaco? Ma soprattutto perchè non chiedi di far parte della redazione, chi lo sa potresti portare quel cambiamento che ricerchi.Visto che rimproveri quelli che stanno seduti in poltrona, perchè non ti alzi e vai? Naturalmente lo stesso potrebbe fare anche il Prof.
Stranamente sono d'accordo con Cris Col: diamo spazio anche a qualcun altro. In fondo il sig. Cris Col ci ha ammorbato (simpaticamente) per 10 anni, spazio agli altri. Ma ci sono effettivamente persone che vogliono impegnarsi?

Ho considerato l'ipotesi, se ci sarà veramente voglia di cambiamento ci penserò!

dany ha scritto:Non vedo quindi perchè il giornale debba, per forza, essere legato all'amministrazione.

Scusatemo ma io, la penso leggermente in maniera diversa.
La cosa divertente inoltre è che questa discussione è molto simile ad una discussione gia avvenuta con il caro Cri Col, che ai tempi, gestiva il Carughese con un impegno da lodare.
Io, a differenza di quanto emerso negli ultimi interessanti post, penso che “il Carughese” debba sostanzialmente essere un giornale amministrativo.
Penso ciò perché dalla mia esperienza passata ho imparato che, volenti o nolenti, le poche cose interessanti che succedono a Carugo sono quasi esclusivamente nelle mani degli amministratori. Non fraintendetemi voglio dire che molto spesso anche lo stimolo al “fare” al di fuori dall’amministrazione pubblica (penso per esempio al mondo delle associazioni, riprendendo un cavallo di battaglia caro alla attuale maggioranza) dipenda non poco dalla volontà politica di chi amministra.
Da giovane ingenuamente pensavo fosse sufficiente un articolo con Carugo nel titolo, ma con il tempo ho verificato che la questione era più complessa.
Non è stato Cri Col che (come afferma il sig cagata anche se simpaticamente) ci ha “ammorbato”, ma sono stati gli articoli pieni di nulla che semmai ci hanno fatto desistere dal perdere 15 minuti per leggere un giornale (ogni tanto) anche lui pieno di niente.
La mia proposta allora fu addirittura di mettere persino in statuto che fra i compiti degli amministratori vi fosse la necessita di “rendere conto” semestralmente e quadrimestralmente delle loro idee, dei loro programmi, e del loro operato non solo in consiglio comunale (come già avviene) ma con degli articoli in spazi appositamente "dedicati" da pubblicare sul giornale Amministrativo. Giornale che però avrebbe dovuto avere un respiro semestrale o quadrimestrale, perché secondo me sarebbe altrimenti divenuto eccessivamente ripetitivo.
Obbligare a scrivere significa e significava per me obbligare al pensiero progettuale che purtroppo in tutti noi molto spesso latita.
Ciò (a mio parere) avrebbe reso il giornale molto più interessante e avrebbe persino secondo me invogliato gli amministratori a scrivere di più, perché sapevano di avere un appuntamento fisso con il cittadino.
La scelta fatta è stata poi invece di proseguire su un giornale che uscisse comunque tutti mesi indipendentemente dal contenuto ed indipendentemente dagli articoli amministrativi, preferendo la costanza alla qualità di contenuto, scegliendo un taglio più legato alla “scadenziario” degli eventi che da strumento di approfondimento amministrativo. In sostanza, come dite voi, non necessaramente legato "all'amministrazione"
Scelta da me non condivisa anche perché (sempre secondo me), un solo numero "vuoto" vanifica il lavoro fatto su cento numeri meravigliosi, ma questa come noto, è rimasta solo e solamente una mia opinione.