23.06.12 - "Siamo completamente fuori dalla realtà"

Articolo pubblicato sul Giornale di Cantù del 23 giugno 2012, a pag.31.

Il Comitato "Responsabilità & Dialogo" richiama opportunamente eventi di un passato non molto lontano, testimonianza di una sensibilità storica ed ecologica che anticipava quella oggi ampiamente diffusa. Allora si chiamava semplicemente 'buon senso', accompagnato da una notevole dose di buona volontà, di impegno pratico collettivo, inteso alla salvaguardia dell'ambiente.
Il Sindaco 'arosiano' può legittimamente ignorare le iniziative di quei tempi, ma ciò non giustifica nè il rifiuto a prenderne atto (come sempre, il sig. Melli non entra nel merito delle affermazioni altrui, limitandosi ad un atteggiamento di sostanziale e fastidiosa 'superiorità', se non addirittura di disprezzo) nè tanto meno la critica del tutto gratuita alla 'generazione di Marelli'....
Sa, il nostro Sindaco, di che cosa sta parlando? Forse un ripassino veloce della storia del nostro paese non gli farebbe male...
E poi, quale sarebbe la 'generazione di Marelli'? E se sono state fatte scelte di un certo tipo (quali? sempre ammesso -e non concesso- che ciò corrisponda al vero), quale responsabilità avrebbe il sig. Marelli? o la sua generazione nel complesso???
Brutto riferimento personalistico, che evidenzia un astio poco civile.
Egregio sig. Melli, un famoso storiografo affermava che i fatti della storia sono come i pesci sul banco di vendita del pescivendolo: ognuno può scegliere quelli che gli servono per cucinare la sua zuppa (ovvero selezionare i fatti storici per assoggettarli alla propria interpretazione della realtà, secondo i suoi personali interessi). Questo sta facendo (in malafede) anche Lei: richiama la storia passata come fonte autorevole quando sostiene (vedi propaganda elettorale) la necessità di mantenere al paese la sua connotazione di piccolo centro (con le 'necessarie' limitazioni alla cementificazione), mentre ignora volutamente i fatti storici quando dichiarano una sensibilità (evidentemente 'scomoda' ai fini della giustificazione del Suo operato) verso l'ambiente: una sensibilità tenacemente radicata nel DNA dei carughesi (e testimoniata dalle iniziative di cui parla il Comitato). Mi permetta quindi di ribaltare il titolo dell'articolo pubblicato: é Lei ad essere fuori dalla realtà, oltre che fuori dalla storia...
Personalmente ritengo molto più onesto e più intelligente il silenzio del Sindaco di Arosio.

Ma questo pseudo-Amministratore sa di cosa sta parlando? E' capace di fare due conti? Evidentemente no. E non conosce nemmeno l'ABC della storia del proprio paese... facciamo un veloce ripasso.

Legge n.113 del 13 marzo 1950:
Art.3 - Il comune di Carugo Arosio è soppresso.
Art.4 - I comuni di Carugo e Arosio, esclusa la frazione di Bigoncio, sono ricostituiti con le rispettive circoscrizioni preesistenti all'entrata in vigore del Regio Decreto 25 marzo 1929, n.563.

Quindi la legge che stabilsce la separazione tra Carugo e Arosio è del 1950.
A me risulta che il sig.Marelli sia nato nel 1940.

Vogliamo quindi imputare alla generazione di chi all'epoca aveva 10 anni la decisione di separare i due comuni? E come avrebbero fatto? Con il tiro alla fune, la corsa nei sacchi o una torneo di mosca cieca?

Ma se anche fosse, sarebbe stato sicuramente un metodo decisionale più democratico rispetto a quello attualmente utilizzato in un certo paesello della Brianza in cui purtroppo i danni causati non saranno imputabili ad un'intera generazione, ma ad un ristretto manipolo di persone.

L'unico vantaggio nell'avere ancora il Comune di Carugo Arosio è che almeno uno dei due sindaci ce lo saremmo risparmiato. E in effetti non è poco... Mannaggia a Marelli e alla sua generazione!