20.10.12 - Piattaforma: Arosio abbandona Carugo

1) Mauri ammette finalmente che le dimensioni della piazzola prevista sono eccessive. Ricordo che in occasione del forum di maggio, il Vicesindaco affermava con enfasi passionale: la (mia?) piazzola deve essere così, fatta così, grande così... non un metro in meno, perchè questa è la necessità di Carugo. Forse avrebbe potuto ascoltare chi gli contestava l'ampiezza esagerata dell'opera e sosteneva la necessità di usare meno territorio comunale a questo scopo.

2) Che la piazzola sia fuori legge è cosa nota (informazione obsoleta), tanto che la precedente Amministrazione stava ipotizzando una soluzione al problema. Lo stesso Mauri però ha più volte prospettato catastrofiche possibilità (contatti per il conferimento dei rifiuti fuori paese) come ricatto psicologico nei confronti dei cittadini, con la malcelata intenzione di ... tirare acqua al suo mulino. Questo è il rispetto che l'attuale Amministrazione dimostra verso i Carughesi: pur di avere ragione, tutto è lecito, anche puntare su un ipotetico disagio.

3) A proposito della attuale piazzola in Via Veneto, mi piacerebbe sapere quante multe sono state erogate, stante il fatto che spesso la gente abbandona ancora i rifiuti fuori dagli spazi. La videosorveglianza? Tanto funziona che i più timorosi e 'prudenti', per non essere ripresi, lasciano ormai i rifiuti sul marciapiede oltre la curva, fuori dalla portata delle videocamere. Obiettivo raggiunto.

4) Che il sindaco di Arosio fosse un furbetto lo si era ben capito da tempo. Che gli stesse bene l'accordo con Carugo (nel quale comunque la parte più onerosa toccava al nostro paese), pur essendosi sempre tenuto fuori dalla contesa, era evidente. Così come era facilmente prevedibile che si sarebbe tirato indietro se la situazione si fosse complicata (ricorso al TAR). Non si capisce perchè un ricorso al TAR sia così determinante ai fini della sua decisione. Per i costi? Dovrebbe prendere esempio dalla giunta di Carugo, determinata e coerente fino in fondo nelle sue decisioni, costi quel che costi; salvo poi ribaltare la responsabilità della sua ostinazione (e dei futuri costi) contro il Comitato che ha legittimamente fatto i suoi passi.
Rimane un dubbio assillante: Sindaco e Vicesindaco non si sentono cordialmente presi in giro dal comportamento dell'amico Pozzi? Siamo sicuri di non avere fatto (loro e noi tutti carughesi) la figura degli ingenui (definizione eufemistica)?
Ai posteri l'ardua sentenza.